Innovazione, new economy e digitale sono i nuovi ambiti in cui si sta muovendo l’Autorità per evitare che nuove tecnologie e trasformazioni digitali creino nuovi monopolisti e nuove disuguaglianze sociali.
Nella presentazione” Più Innovazione e concorrenza meno disuguaglianze sociali” della Relazione annuale al Parlamento, il Presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella ha lanciato la sua proposta per affrontare la “grande trasformazione” e superare la crisi economica che attanaglia l’Italia e l’Europa.
Il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ricordato che “tutti i momenti di progresso più rilevanti si sono lasciati indietro uno strascico di disuguaglianze”. Ma “ancora maggiori sono gli effetti disruptive della rivoluzione digitale sui mercati tradizionali, per cui crescono i conflitti tra chi trae vantaggi dall’innovazione e chi resta indietro”.
In questo contesto, indica Pitruzzella, “Internet non è il regno dell’armonia e della libertà, come suggeriva un certo millenarismo tecnologico, ma il terreno dei nuovi conflitti del XXI secolo”. Ecco perché “chi ritiene che una delle cause della crisi del 2008 sia da rintracciare nell’eccesso di disuguaglianze auspica l’irrobustimento dell’azione Antitrust”.
Nel settore di Internet, l’Autorità si è occupata delle clausole restrittive imposte dalle piattaforme online attive nella fornitura di servizi di prenotazione alberghiera (Booking ed Expedia) ed è intervenuta per sollecitare la rimozione degli ostacoli regolamentari che frenano la nuova “economia della condivisione”.
Il presidente dell’Autorità ha sottolineato quindi che “una delle componenti più importanti dell’economia digitale è costituita dall’e-commerce”, rilevandone la correlazione positiva con l’innovazione e la crescita. “L’Italia – ha osservato – è ancora in ritardo rispetto a molti Paesi europei, ma nel corso dell’ultimo anno si è esteso il ricorso all’e-commerce da parte di imprese e consumatori”. Per tutelare i consumatori contrastando le pratiche scorrette nel settore del commercio elettronico, l’Autorità s’è mossa lungo tre direttrici principali: interrompere la vendita delle imprese che non consegnano i beni acquistati dai consumatori e non restituiscono le somme pagate; oscurare i siti che vendono prodotti contraffatti; assicurare il rispetto degli obblighi informativi pre-contrattuali e un’adeguata protezione dei diritti post-vendita.
La tendenza nei mercati digitali è verso la creazione di nuovi monopoli – ha detto Pitruzzella – perchè l’innovatore di successo può sfruttare i vantaggi derivanti dalle economie di scala, dalle esternalità di rete, dalla possibilità di conquistare consumatori in una dimensione globale. C’è il rischio, ha aggiunto, “che utilizzino il loro potere di mercato per impedire che altri innovino oppure per sfruttare il consumatore”. Pitruzzella ha parlato di «innovazione distruttiva» che anima i mercati digitali e che coglie di sorpresa gli operatori incumbent tradizionali dei vari settori. E’ il caso della sharing economy “dove assistiamo ai conflitti tra piattaforme Uber o Airbnb, da una parte, e i tassisti e gli albergatori dall’altra. In questi casi, secondo il presidente dell’Antitrust, non si può pensare di applicare “regole esistenti per i servizi tradizionali senza uccidere i nuovi modelli di business”. Va pensata, invece, “una regolazione leggera, ispirata al principio di proporzionalità, in modo da introdurre solamente le regole strettamente necessarie a tutela di fondamentali interessi pubblici, per esempio l’incolumità del passeggero”.
Il bilancio dell’attività dell’Autorità nel periodo gennaio 2015 – giugno 2016 vede un’esplosione del controvalore delle sanzioni comminate, che sale a 433 milioni contro 286 milioni del periodo gennaio 2014-giugno 2015, con un incremento del 137 per cento. Nel documento che accompagna l’intervento del Presidente si legge “Una rigorosa politica sanzionatoria ha costituito il tratto qualificante dell’azione svolta nel corso dell’anno, in continuità e coerenza, peraltro, con quanto ripetutamente indicato dall’Autorità in merito ai propri obiettivi”.